Mary Tighe

Mary Tighe è stata una poetessa romantica interprete del mito di Psiche vissuta in Irlanda alla fine del XVIII secolo

Mary Tighe (1772-1810) fu una poetessa irlandese, considerata una delle voci precoci e raffinate della letteratura romantica. Nata in una famiglia colta e aristocratica, Mary si distinse per la sua sensibilità artistica e le sue doti letterarie, che espresse pienamente nel suo poema epico “Psyche”, pubblicato nel 1805. Quest’opera, composta in versi sciolti, riprende e rielabora il mito classico di Amore e Psiche tratto dalle “Metamorfosi” di Apuleio.

Il poema Psiche

In “Psiche”, Mary interpreta il mito come un’allegoria della crescita morale e spirituale. La protagonista, Psiche, rappresenta l’anima umana che, attraverso sofferenze e prove, raggiunge una piena realizzazione solo grazie alla forza dell’amore. La poesia è arricchita da descrizioni vivide, un linguaggio raffinato e immagini romantiche, spesso influenzate dalle sue esperienze personali, tra cui la malattia e i tormenti interiori.

Stile e influenze

Lo stile di Mary Tighe rifletteva il gusto romantico dell’epoca, con un’attenzione particolare alla natura, alla bellezza e alle emozioni profonde. Le sue opere furono influenzate dai poeti inglesi, come Edmund Spenser e John Milton, ma conservavano una freschezza e un’intimità uniche.

Eredità

Anche se Mary Tighe morì giovane, a soli 37 anni, il suo poema lasciò un’impronta significativa sulla letteratura del XIX secolo. Scrittori romantici come John Keats trassero ispirazione dalla sua poesia. Keats, in particolare, ne fece omaggio nel suo famoso componimento “Ode to Psyche”. Mary Tighe è ricordata come una figura di transizione tra il Neoclassicismo e il Romanticismo, capace di dare voce a temi eterni attraverso la lente della propria esperienza emotiva.

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