I gerani, i protagonisti dei balconi durante l’estate: come curarli al meglio
I gerani, appartenenti al genere Pelargonium, sono originari del Sudafrica ma si sono diffusi rapidamente in tutto il mondo grazie alla loro straordinaria capacità di adattamento. Nonostante comunemente li si chiami tutti “gerani”, quelli coltivati a scopo ornamentale appartengono al genere Pelargonium, mentre i veri Geranium sono piante spontanee europee, spesso meno appariscenti.
I gerani sono apprezzati per i loro fiori vivaci, che spaziano dal rosso al rosa, dal bianco al viola, e per la loro lunga fioritura, che può durare dalla primavera fino all’autunno inoltrato.

Come coltivarli e curarli
Esposizione:
I gerani amano il sole. Per ottenere una fioritura abbondante, è importante posizionarli in un luogo ben esposto alla luce solare diretta per almeno 5-6 ore al giorno. In zone troppo ombreggiate tendono a produrre meno fiori.
Irrigazione:
Hanno bisogno di annaffiature regolari, ma temono i ristagni d’acqua. In estate vanno annaffiati ogni giorno, preferibilmente al mattino, mentre in primavera e autunno ogni due o tre giorni. È essenziale lasciare asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
Terreno e concimazione:
Preferiscono terreni ben drenati e ricchi di sostanze organiche. Si consiglia l’uso di un terriccio universale mescolato a sabbia o perlite. Durante la fioritura è utile somministrare un fertilizzante liquido ogni 10-15 giorni.
Potatura:
Per mantenere la pianta compatta e stimolare nuove fioriture, è bene rimuovere i fiori appassiti e le foglie secche. A fine stagione si può effettuare una potatura più decisa per prepararla all’inverno.
Svernamento:
Nelle regioni fredde, i gerani devono essere ritirati in casa o in serra, poiché non tollerano temperature sotto i 5°C. Vanno posti in un luogo luminoso ma fresco, con annaffiature ridotte.
Parassiti e malattie:
I principali nemici dei gerani sono afidi, ragnetti rossi e mosca bianca. Si possono combattere con insetticidi naturali a base di sapone di Marsiglia o con rimedi specifici. Tra le malattie, la più temuta è la ruggine del geranio, causata da un fungo che provoca macchie circolari arancioni sulle foglie.
Curiosità botaniche
Il geranio odoroso (Pelargonium graveolens) è noto per il suo profumo simile alla rosa, e viene utilizzato in profumeria e in aromaterapia.
Esistono oltre 200 specie di Pelargonium, molte delle quali ibridate per scopi ornamentali.
In alcune culture, i gerani sono coltivati come piante antizanzara grazie alla loro fragranza, soprattutto le varietà al limone.

Leggende e simbolismi
Nel linguaggio dei fiori, il geranio simboleggia la cordialità, l’amicizia e la determinazione. In molti paesi era considerato un talismano contro il male e veniva piantato nei davanzali per proteggere la casa dagli spiriti maligni.
Adone e Afrodite
Secondo una versione meno conosciuta del mito di Adone, dopo la sua tragica morte, Afrodite, dea dell’amore, pianse così disperatamente che le sue lacrime si mescolarono al sangue del giovane, ucciso da un cinghiale durante una battuta di caccia.
Dove il sangue di Adone toccò la terra, nacquero fiori. Nella versione più celebre, i fiori erano gli anemoni. Tuttavia, una tradizione popolare mediterranea vuole che tra i fiori sbocciati ci fosse anche il geranio.
Si racconta che Afrodite, nel suo dolore, strinse tra le mani alcuni fiori selvatici nati accanto al corpo del suo amato e, col potere del suo amore e del suo dolore, trasformò quei semplici fiori nei primi gerani, donando loro un profumo leggero e una bellezza modesta ma duratura.
Così, il geranio diventò simbolo di amore eterno, e fu spesso piantato vicino alle case per ricordare che l’amore può sopravvivere anche alla morte.
Consigli per balconi spettacolari
Abbinare più varietà di gerani per giochi di colore (zonali, edera, parigini).
Usare vasi in coccio per migliorare il drenaggio e mantenere le radici fresche.
Alternare gerani con piante pendenti come petunie o lobelie per un effetto scenografico.

Con la loro facilità di coltivazione e l’eleganza dei fiori, i gerani restano protagonisti indiscussi dei balconi mediterranei. Coltivarli con attenzione significa godere di una fioritura prolungata e di un angolo di bellezza che racconta storie, profumi e tradizioni.